VIRTUAL SAN: l’iperconvergenza secondo DataCore

28 maggio 2020

Storage poco efficiente e male utilizzato?
Costi dell’infrastruttura ICT alti?
Performance delle applicazioni basse?

DataCore SanSymphony Virtual SAN è la risposta.

 

 

Fino a 10X di incremento performances con Parallel I/O e RAM caching.

Supporta tutti i più utilizzati Hypervisor.

Necessita di solo 2 nodi server per l’alta affidabilità, ma è scalabile fino a 64 nodi.

 

Flessibilità, scalabilità, economicità: sono i 3 fattori che rendono VirtualSAN la soluzione ideale per affrontare le sfide che vede impegnato quotidianamente il reparto IT.


 

Vediamoli più in dettaglio i punti di forza di DataCore Virtual SAN

 

Elimina i downtime e single points of failure

Avere dati sempre disponibili è indispensabile per qualsiasi azienda. Questo implica che siano ridondati e sempre accessibili sia in caso di malfunzionamenti o errori degli utenti, fino ad arrivare a situazioni ben più gravi come incidenti e calamità. DataCore Virtual SAN fornisce la completa ridondanza dei dati ed elimina le interruzioni grazie al mirroring sincrono.

I due nodi necessari per farlo funzionare, garantiscono la ridondanza dei dati anche nel caso in cui uno dei due nodi del cluster smettesse di operare, senza alcuna interruzione di servizio.
E se un nodo non è disponibile perché in manutenzione, il livello di ridondanza non subisce alcun calo grazie alla capacità del software di accelerare e ottimizzare le fasi di lettura e scrittura dei dati.

Datacore SanSymphony  permette la creazione di infrastrutture Business Continuity con cluster server – storage distribuiti geograficamente fino a distanze di 100 KM.

Le funzionalità di Continuos Data Protection e Snapshot con schedulazione permettono il Recovery locale immediato di file, cartelle o intere VM e in aggiunta alla replica asincrona la creazione di siti di Disaster Recovery su distanze teoricamente illimitate.

 

Aumenta le performance delle applicazioni

l’utilizzo di applicazioni collegate a notevoli moli di dati mette sotto pressione le prestazioni dello storage, soprattutto in ambienti virtualizzati. DataCore Virtual SAN fornisce una considerevole accelerazione grazie a due caratteristiche: high-speed caching e livelli di storage automatizzati.
Al contrario di molte soluzioni che utilizzano solo flash come caching device, DataCore Virtual SAN usa la RAM come high-speed cache assieme all’host del processore locale e risorse I/O per eseguire sofisticati algoritmi su tutti i device storage  migliorando ulteriormente le prestazioni del disco utilizzando flash con il proprio sistema Auto Tiering che con livelli di storage automatizzati spostano i dati scegliendo l’alloggiamento migliore in base alle necessità e alla frequenza d’uso.

 

Aumenta l’efficienza e la scalabilità

Grazie all’utilizzo del thin provisioning, le risorse dello storage vengono allocate solo quando i dati vengono scritti. Questo permette una migliore distribuzione dello storage ai client e una riduzione dello spazio allocato senza necessità fino al 95%.
La scalabilità della soluzione DataCore SanSymphony Virtual SAN può essere effettuata espandendo in modalità scale up, scale out, san e cloud.
Il tutto controllato e gestito attraverso la stessa console di DataCore.

 

Riduce i costi infrastrutturali

DataCore Vitual SAN riduce significativamente i costi del TCO (Total Cost of Ownership) in primis grazie alla flessibilità che porta nell’infrastruttura attraverso la possibilità di cambiare o aggiungere componenti a seconda delle esigenza, senza interruzioni e senza il rischio di perdere dati.

L’utilizzo della RAM come cache ad alta velocità, permette di incrementare le performance ad un costo vantaggioso e, allo stesso tempo, riduce il numero di guasti nei device.
Inoltre è altamente versatile. È perfettamente compatibile con i maggiori hypervisor (vSphere, Hyper-V, XenServer, KVM), e integra la SAN centrale e cloud storage fornendo una singola interfaccia di gestione.

 

 

 

VIRTUAL SAN: l’iperconvergenza secondo DataCore

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